Piccola introduzione a questa fanfic (non per annoiarvi!):

1) E' realizzata pensando ad un preciso episodio di The Slayers (a voi indovinare quale... tranquilli, è facile!), ma, essendo una cosa eseguita a memoria, non posso assicurare la precisione dei dialoghi. Prendetela come licenza poetica, se vi va.

2) Il titolo è preso in prestito dal famoso romanzo di Conrad ed è, come alcuni sapranno, allegoria dell'esplorazione delle ombre dell'animo umano. E' questo che mi ha ispirata.

3) Sono anni che penso e ripenso di realizzarla. Ora l'ho fatto ma, ovviamente, non è venuta neanche lontanamente vicino a come me l'aspettavo! Siate caritatevoli!

Ok, e ora... buona lettura!!!

Vale

 

Cuore di Tenebra

Sono dilaniato. Il mio corpo, la mia anima e la mia mente sono dilaniate. Alzo la testa e urlo.

La voce si perde nelle viscere della terra. La grotta in cui ho trovato rifugio è fredda, umida, vuota. Nessuno può sentirmi.

Nessuno può aiutarmi.

Sono un Drago Ancestrale. L'ultimo della mia razza. Eravamo con le forze del bene, un tempo. O almeno credo. La storia della mia famiglia non mi è molto chiara. Io non ho conosciuto la mia famiglia. E' stata sterminata dal popolo dei Dragi Dorati, i più Alti, Magnifici e Sapienti delle Creature delle Forze della Bene, e tanti inchini a tutti.

Garv il Demone Drago mi ha salvato. Mi ha capito. Mi ha anche amato, chissà. Garv è morto, tradito dai suoi simili. Perché era 'troppo umano'.

Urlo di nuovo.

Forze del Bene! Forze del Male! Nella vostra interminabile ed inutile lotta avete distrutto ogni cosa e ogni essere che mi era accanto!

E ora la lotta è dentro di me. Mi ucciderà.

Ho unito il mio corpo ai poteri di Garv. Sono il suo ultimo discepolo, avevo il diritto di farlo! Ma non si è rivelata una grande idea. Sono nato come creatura del bene: il mio fisico si ribella alla presenza del potere demoniaco. Tenta di cacciarlo, o almeno isolarlo.

E ci riesce. Lo sta isolando nel mio braccio. Lo avverto gonfio, pulsante, come un tumore. Non posso muoverlo, ha dentro di sè troppo potere. Forse non lo muoverò mai più. Forse non uscirò mai più da qui.

Quanto ci metterò a morire? Non voglio. Non posso. Non permetterò a queste due fazioni maledette di distruggere anche me! Mi fate RIDERE! Cercate di trovare un accordo, cercate di convivere... io non ho alcuna intenzione di morire!

Prima dovranno pagare tutti.

Anche gli esseri umani! Quella strega, quella Lina! Ha ucciso il mio maestro. Ma non ha certo fatto tutto da sola: lei è come tutti gli altri della sua razza. E' una stupida che non si accorge di essere manipolata.

Provo pietà per gli umani. Non hanno ancora capito di essere solo pedine? Non hanno ancora capito che le loro vite sono brevi ed inutili? Sono degli schiavi. Ma non per molto: io li libererò dalla sofferenza, dalla paura, dalla luce e dalle tenebre. Dovrebbero ringraziarmi.

Non avranno il tempo di farlo.

La nuova fitta di dolore è più forte delle precedenti. Sento qualcosa che si agita sotto le mie scapole. Cos'altro mi sta accadendo? E' come se avessi del fuoco sottopelle!

Urlo. Urlo. URLO!

Due enormi ali nere esplodono dalla mia schiena! Il braccio infetto ha una contrazione, la mia mente si divide. E' un dolore che va al di là della morte!

Ho un attimo di confusione, di amnesia. Chi sono? Ho perduto la mia identità?

Ma no. Oh, no. Ho semplicemente trovato un equilibrio. Il mio equilibrio. Le due fazioni sono in pace. Quasi. Sono stato sdoppiato, dal corpo all'anima, eppure sono ancora intero. Mi guardo attorno, lucido dopo troppi giorni di dolore. La lotta non mi ha annientato. Ora sono più forte.

Ora posso chiamare la Stella Nera. La Purificatrice.

Provo a muovere il braccio. Ancora niente. Forse sono in fase di assestamento. Devo attendere ancora qualche minuto; ormai il peggio è passato...

"Ciao, Valgarv. Vedo che la tua natura di drago ti sta dando qualche problema!"

Mi volto di scatto, all'erta. E' Xelloss, quel maledetto mazoku! Si deve essere avvicinato mentre ero in preda alle sofferenze. Mi guarda divertito, già, forse è convinto che io sia debole.... Quando capirà di sbagliarsi, sarà troppo tardi!

E c'è qualcos'altro nella sua espressione. Ribrezzo. Lo maschera bene, ma non abbastanza. Prova ribrezzo nel guardarmi. Prova ribrezzo nel vedre un corpo diviso da energie del bene e energie del male. La cosa lo spaventa!

La cosa mi diverte.

"Che cosa vuoi?" domando, non perché m'interessi, ma semplicemente per guadagnare gli utlimi istanti che mi servono. Il braccio sta iniziando a reagire ai miei comandi. Il mazoku non ha alcuna speranza.

Vuole dare prova di grande oratoria, il demone. Promette di parlarmi senza peli sulla lingua, come no!

"Unisciti ai demoni."

Un tempo l'avrei fatto. Avrei seguito Garv nelle schiere del male, senza troppi ripensamenti. Ma allora odiavo solo le forze del bene.

"Tu vuoi chiamare qui quel peperino della Stella Nera, e questo può andarci bene, a certe condizioni..."

Sì, a certe condizioni: distruggere il mondo e diventare i dominatori del caos. Miei cari mazoku, ancora non avete capito che io voglio ANCHE la vostra distruzione? Mi fate schifo, tutti quanti...

"In cambio, ti offro l'odiata Lina su di un piatto d'argento!"

Come se questo m'importasse! Come se quella strega fosse la causa di tutto! E' solo uno dei fattori scatenanti, idiota d'un mazoku, e cerchiamo di non dimenticare che il piano per la distruzione di Garv è partito da un tuo superiore!

Lo guardo, divertito. La parte demoniaca della mia mente, quella che un tempo fu parte di Garv, ribolle dentro di me, spingendo il mio deforme arto ad afferrare la lancia di luce. Mi sto preparando a combattere...

"Dovresti vergognarti Xelloss!"

Ad avanzare è una ragazza. Alta e bionda, con taglienti occhi azzurri. E'... è... la mia mente, divisa, fatica a ricongiungere i ricordi. Ma non mi ci vuole troppo per rammentare chi sia: Philia, il drago dorato.

Un demone ed un drago dorato nella stessa stanza? Tutti e due per me? Ah, saranno convinti di potermi uccidere unendo i loro poteri! Idioti! Io sono più forte, perché IO ho riunito i poteri del bene e del male in un SOLO corpo! Stringo più forte la lancia, le mie ali fremono appena. Il demone e il drago dentro di me sono finalmente d'accordo: non sarà solo la Stella Nera a compiere la mia vendetta. Anch'io farò qualcosa. Non hanno scampo.

Eppure non mi attaccano; anzi, lei lo aggredisce, invitandolo a vergognarsi della sua proposta. Sì, la solita creatura del bene ipocrita, tutta oddio-ma-questo-è-MORALMENTE-sbagliato, e poi, AH! E poi pronta a colpirti alle spalle.

Finito il sermone, si volta verso di me.

Mi guarda.

Ha occhi così limpidi, così sinceri, così puri. Leggo chiaramente l'emoziono che l'attraversa.

Pietà.

Rimango immobile, sbalordito. Nessuno ha mai provato pietà per me. Nemmeno Garv.

Mi guarda come se fossi un cucciolo abbandonato e ferito. Mi guarda come se fossi un fiore calpestato. Mi guarda come se fossi un bambino violentato. Mi guarda come se capisse tutto.

"Valgarv", dice, e SO che non finge, lo so e basta. "Valgarv, non puoi accettare un simile accordo con lui! In fondo, tu sei un drago perduto, una creatura della luce!"

Il mio respiro si ferma. E' così sincera! Così ingenua. Credo... sono sicuro che lei non sa, che non sappia niente del passato mio e della mia razza. Non sa ma capisce! Mi capisce.

Nella semiluce della grotta, i suoi occhi imploranti sono la cosa che brilla di più. Se tutte le creature del bene fossero come lei... se fossero solo angeli comprensivi, cui non importa altro che di capire ed aiutare il prossimo... allora sarei orgoglioso di essere uno di loro.

Ma so che non è così. So che questa creatura è solo un caso raro; ma lei non merita di morire.

I miei propositi vacillano. La stretta sulla lancia di luce si allenta. Non posso distruggere un mondo di cui fa parte LEI. E' troppo bella, preziosa, perfetta. Non è qui per combattermi assieme al demone, ma solo per farmi ritrovare la ragione... Philia... forse potrebbe anche allearsi con me contro Xelloss, se lo chiedessi.

"Philia, sbaglio, o stai cercando di portarlo dalla tua parte?" la voce di quell'odioso mazoku mi disturba.

"Beh, che ci sarebbe di male?" ribatte lei. E' una domanda che interessa anche me. Alzo la testa, la guardo.

"Allora sprechi il tuo tempo. Vedi, Valgarv è un drago perduto la cui razza, come tutti sanno, fu sterminata proprio dai draghi dorati!" il tono leggero con cui ne parla mi irrita. Ma è un demone, cos'altro posso aspettarmi da lui?

E' Philia a ferirmi.

E' il passaggio del suo sguardo dalla pietà all'orrore più assoluto a riesumare tutta la mia rabbia.

Mi fissa come se fossi un mostro, il suo peggiore incubo. Mi guarda come se l'assassino fossi io.

"No." scuote il capo. "No, non è vero."

La creatura che, per mia stupidità!, era sembrata un angelo continua a scuotere il capo, ignorando la realtà che le è appena apparsa davanti agli occhi. Forze del bene! Negare: ecco la vostra ipocrisia! Avete sterminato il mio popolo, rilegandone il ricordo in un tempio isolato tra i ghiacci, e siete così bravi a negare da esservi dimenticati la verità!

Per te è facile provare pietà, drago! Molto facile, sì, soprattutto quando sei (auto)convinta di non essere responsabile! Ora, invece, non sai fare altro che nasconderti, provando orrore nei miei confronti. SEI COME TUTTI GLI ALTRI!

Mazoku, è tutta colpa tua! Hai letto un ripensamento nei miei occhi? E' per questo che ti sei affrettato a rivelarmi la vera natura di questa maledetta? O eri geloso, mazoku? Geloso che la tua alleata mi guardasse in quel modo?

L'idea di un demone geloso di un drago confonde entrambe le mie menti. E' una cosa al di fuori delle loro concezioni. Ma è questione di un attimo.

E' tempo di combattere. (evvai, come in Yu-Gi-HO!, ndVale)

"Hai un bel coraggio a parlare così, Xelloss!" urlo. "Quando sono stati proprio i demoni a tradire Garv!"

"E' vero, non posso negarlo!" fa spallucce.

Non so cosa mi faccia più rabbia, se l'orrore ancora dipinto sul volto di Philia o l'indifferenza di questo idiota. Ma non importa cosa mi ferisca di più. Li eliminerò entrambi.

Ma è solo il demone ad attaccarmi. Non sono ancora molto pratico a muovere il mio nuovo corpo, ed il mazoku non aspettava che questo. Sfrutta le pieghe dimensionali per attaccarmi alle spalle, in mille punti diversi. Vigliacco!

Devo prendere confidenza con il nuovo me stesso, devo farlo in fretta, se voglio sopravvivere.

Cado a terra. No! Non posso perdere! Garv, ti prego...

Philia ci guarda, preoccupata. Chissà, forse non sa nemmeno lei per chi tifare. Forse per me...

Il mio braccio deforme agisce di sua volontà, creando una sfera energetica. E' davvero molto potente. La sento sfrigolare tra le mie dita. E' tutta per te Xelloss, viene a prenderla...

Ma è lui a prendere me, bloccandomi con quel suo maledetto bastone! Lo schiaccia con violenza nel mio braccio, ed il dolore esplode di nuovo nella mia mente! Smettila, colpisci tutto quello che vuoi, ma non questo tumore!

Ho una contrazione, l'energia della sfera sfugge, incontrollabile. Colpisce le pareti della grotta.

Distinguo a malapena la sagoma di Philia, con un enorme roccia che le crolla addosso. La pressione sul mio braccio sparisce, vedo Xelloss apparirle accanto e stringerla.

Hai vinto, demone? Hai ottenuto ciò che volevi? E' tutta tua adesso, poco ma sicuro. Io l'ho quasi uccisa, tu l'hai eroicamente salvata! E' tutta tua, tienitela stretta... perché io troverò il modo di strappartela.

La lascia cadere addosso a me. E' solo grazie alla rabbia ed al disprezzo che evito questo contatto con lei.

"Bravo Valgarv", si complimenta lui, "e io che pensavo di coglierti di sospresa!"

Lo vedo di nuovo sparire dietro quelle sue maledette pieghe dimensionali, e adesso basta, è troppo! Alzo la lancia, invoco i poteri dell'ombra, e COLPISCO!

Intravedo uno scorcio di dimensione demoniaca, dal quale esce, ferito.

Ti è piaciuto? Ti sei divertito? Questo non è che l'inizio!

Lo afferro, lo sbatto contro la parete. Cade a terra.

Lei corre da lui. Invoca il suo nome. Esamina la sua ferita.

Sporca creatura, ora preferisci correre in soccorso da un demone, vero? Preferisci rivolgere a lui la tua pietà? Sì, con lui non ti senti colpevole. Con lui non devi mentire a te stessa...

Si mette tra me e il demone. Ha fatto la sua scelta.

L'ultima creatura per la quale non ho provato disprezzo immediato è contro di me.

Questo mondo DEVE essere purificato.

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